sabato 14 marzo 2009

Sono.

Il riflesso dell'altro è stato l'appagamento, di tutti quanti. Non solo da contorno , ma circoscritto fulcro inquinante di tutta la realtà. Appagamento? Troppo ancora innocente... è stato la pace, l'equilibrio, la completezza (...credi?)
Cosa hai visto togliendo quel riflesso?! ...non c'era più nulla, e quell'aridità che ora sai tua è la tua solitudine, che in tutti quei legami hai tentato di sradicare, ma donandole così un meraviglioso solco su cui adagiarsi e coccolarsi.
Sola perchè non ti vivi, non ti senti, non ti ascolti, non ti vedi...non ne sei capace.
Fermati, e guarda ancora, ti fa paura, annienta, e fuggi con i mille pensieri che ben adesi fanno da rifugio, con il controllo serrato di un'organizzazione perfetta d'incastri del tuo tempo che tu decidi di trascorrere. L'angoscia ora sembra indomabile e hai bisogno di riparo.
Quando riuscirai a prenderti? A stare con te, a stare con l'unica persona che ti permetterà di non sentirti sola, mai più. Quasi crea un brivido il pensarlo, possibile, reale...la tua forza...è lì! E' QUI.

3 commenti:

ilnomechestaipensando ha detto...

quanta angoscia in questo post... .probabilmente stiamo vivendo momenti simili. .ma forse no. . .non voglio leggere le tue carte.. .

mi piace come usi le parole. .

un abbraccio. .

Veggie ha detto...

Quanto mi rispecchio in questo post... e lo dico con tutta l'ansia del mondo... ma anche con tutta la consapevolezza... che penso possa essere già un importante primo passo...

Chiara ha detto...

Credo sia solo tramite lo straziante dolore che la consapevolezza ci provoca che possiamo crescere, poi non si può più fuggire, bisogna affrontare...e lì ancora un pò di dolore...