venerdì 6 febbraio 2009

Meritarlo e volerlo.

Penso di meritarlo. Questo è più forte di ogni tragico, casuale (...) evento.
In superficie consapevole, in profondità infatuata dalla possibilità di riscatto che gli altri potrebbero avere su di me. Che gli altri e che io.
Mi permetterebbe di essere alla pari con il mondo, con la mia lista di vittorie.
Avrebbero, avrei un motivo per non essere io la colpevole, per una volta non sarei io la colpa, non avrei giudizi e condanne, ma forse finalmente aiuto, ed uno sguardo di sincero esserci per me. No, l'aiuto a me non serve, l'ho chiesto solo a lei, non l'ho ricevuto, e non l'ho più chiesto, e non lo chiedo, quello vero non lo chiedo. Lo sguardo invece sì, costantemente, assetata.
La paura è più forte di qualsiasi giusto o sbagliato, di qualsiasi superficie o profondità. La paura che gli altri non abbiano un motivo e che debba continuamente darglielo io, un motivo che da scontato arriva come segnale da rincorrere e continuamente guadagnare.
Mi è comodo anche pensare di meritarlo, mi toglierebbe la costante fatica, lascerei fare a lui, me lo merito e lo voglio. Il volere nessuno lo accetterebbe, perchè il passo oltre non lo si fa. (sssssss... non dirlo, tienilo per te!)

6 commenti:

Squilibrato ha detto...

Complimenti! Sembra, e forse lo è, un'analisi di te ed è meraviglioso come ti descrivi, ne sono particolarmente colpito.
Ho il bisogno costante di dissetarmi di sguardi, qualunque essi siano.
Ognuno di noi pensa di meritare qualcosa. Qualcosa, perchè non si può parlare di qualcuno. Fosse anche solo di affetto di qualcuno, sempre di qualcosa si tratta.
Aiuto... ho parlato di affetto? Si, ma solo per esemplificare il costante pensiero di meritare qualcosa e non qualcuno.
Non che io ne abbia bisogno.

Veggie ha detto...

Io credo che la cosa da fare sarebbe semplicemente smettere di parlare di colpe. Non serve a niente e a nessuno. Piuttosto che attribuire le colpe, prova a pensare a come risolvere la situazione... aiuta molto di più...

Chiara ha detto...

Squilibrato... assssssolutamente: è risaputo che tu non ne hai bisogno!!


Veggie: la cosa da fare sarebbe di smettere di dare le colpe e soprattutto di SENTIRE le colpe! Perdonarmi! Ma sono un giudice molto severo su me stessa... (ma sto iniziando, piano piano)

Jessica ha detto...

ci sentiamo inevitabilmente colpevi e peccatori delle nostre azioni, ppfff allora continuiamo a peccare ma liberamente, non vedo altre chance

miky ha detto...

bello questo tuo blog, buio ma libero... un saluto

mIsi@Mistriani ha detto...

ehi..
..come stai?