sabato 3 gennaio 2009

Sei tornato.

Stavi aspettando. Me? Vorrei credere di aver avuto io bisogno di te. Ti sei preso ciò che volevi, ancora, l'hai fatto, ed io ti sono stata fedele. Il mio piacere di questa tortura. La scoperta che sei rimasto te stesso, con tutta la tua brutalità. Tu, con le unghie ti aggrappi al mio intestino, per risalire; il tuo passo io lo sento già, anche se non sei ancora arrivato. Tento di chiudere gli occhi, di tapparmi le orecchie, anche se so che la preda è già tua, allora tento solo di inghiottire il tempo, ti prego ancora un po' di tempo, ma non me l'hai mai concesso, dico Mai. Non posso fermarmi, non posso ascoltarti, non posso guardarti...la tua voce, i tuoi occhi mi ucciderebbero. Devo sopravvivere, ho bisogno di ucciderti, ma sei dentro di me...Oh sì, la tua soddisfazione nel farti sentire, ti sento... la voragine, mi inghiotte i visceri, no, prima li morde, ti sento masticare, ti sento masticarmi. Lascialo fare a me, infondo non è quello che vuoi?! L'ho preso, il coltello ti riflette, solo che ora sei fuori di me, lo uso io... con la tua forza, con il tuo coraggio, con tutto quello che sei... dolore. voragine.

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