venerdì 17 aprile 2009

Tenere e lasciare.

Quant' è l'aderenza alla realtà che mi manca? Trattenermi.. tra te nermi, tienimi.
Domande affannose e risposte ancor più affrettate nell'agire subito di conseguenza, alle conseguenze.
L'importante è non conoscere già il finale, non è il rischio da intraprendere, capisci?
Vorrei lasciare anche il capire, a volte, ma è ciò che mi ha reso fin'ora, non gliela permetto la libertà, perchè ora sarebbe paura nell'incertezza, e so che la prigione così è la mia e la vergogna è che non ne voglio uscire, tieniti la chiave, per ora tienila tu. So che c'è.

2 commenti:

Squilibrato ha detto...

Cara psicologa, l'aderenza alla realtà manca molto anche a me, anche se credo per motivi diversi dai tuoi.
Comprendo, purtroppo, le domande affannose e le risposte ancor più affrettate per agire subito di conseguenza alle conseguenze. C'è una sottile irrazionalità. Ho deciso di mettere un sano lungo respiro fra le domande, le risposte e le azioni. E nonostante questo non riesco ad avere il giusto equilibrio. Sforzo vano.

Nota di costume e società: la parola di verifica è COMETA.

Veggie ha detto...

C'è sempre un gap tra la realtà oggettiva e quella soggettiva, questo è un qualcosa da cui non si può prescindere... Ma quello che conta sono le domande, non le risposte, l'essere sempre e comunque in grado d'interrogarsi, di stupirsi... è questo che fa sentire vive... Capire è inevitabile se non vogliamo mentire a noi stesse... Tutto sta nel riuscire poi a venire a patti con le conseguenze...