mercoledì 14 gennaio 2009

Sterile.

Avrei potuto accorgermene prima, ma era troppo guardare l'aridità, o era il bisogno di sentirsi almeno piena di ciò che gli altri potevano al posto mio. Io no, al posto mio gli altri.
Impenetrabile da dentro, impenetrabile da fuori, unica forma solida (a volte anche no), separata, per questo forse anche sola, tende ad auto alimentarsi.
Forma che se si apre sbriciola? Ciò che è già successo, che si è ripetuto, traccia una memoria scavata a formare quel solco che divide il suo perimetro, che allontana.
Ora sento la stanchezza del continuo impegno a farsi da scudo, scudo che ha protetto dall'amore, dall'amare, dal farsi amare, dall'amarsi. Non ne sono stata mai più capace, capisci che non potevo.
(Se ora potessi...(?))
La difesa ha tagliato molte mani, molti piedi e molte teste. Quel cimitero c'è, lo vedo attorno, me lo vedo alle spalle, è il passato, ancora il vivo presente. Ancora più vicina però è la mia testa, ancora rotolante, si trascina dietro la polvere del terreno arido su cui è caduta. Si lascia andare perchè ormai non ha più il comando, o meglio il controllo (il controllo!) La pelle a terra sente tutti i più piccoli granelli, varie forme, ma ugualmente ruvidi, freddi, sfregianti. Ma la mia anima vive ancora per quegli occhi a terra, che vedono tutti i più piccoli granelli... che vedono... che ora lentamente, nel silenzio ovattato che li circonda, fanno scendere una lacrima, finalmente (!). Scende a terra, la terra assorbe... è l'inizio.
... ieri me ne sono accorta... avrei potuto prima... ma non Potevo.

1 commento:

mIsi@Mistriani ha detto...

mi sveglio,apro,e leggo..
prima il perchè del tuo grazie.
[e mi sento meglio.a pensare che forse anche io posso essere vista come quella al posto giusto nel momento giusto]

poi leggo questo.
e ci stava proprio.
[l'importante è iniziare se dove quando e come,ci si rende conto che ne vale troppo la pena.quando quelle mani,quei piedi,e quella testa,sono talmente diversi,che non si vogliono lasciare scivolare nel cimitero.quando si sa,dentro intimamente,che QUELLO,è il momento.e allora sì.
una lacrima.e un inizio]